Vomito ergo sum (2016)

Futuro

Così stanco che ho dormito su me stesso.

Caramelle alla menta

Fuori il tempo girava alla rovescia e io succhiavo caramelle alla menta cercando di afferrare l’inafferrabile orbita in orbite Me ne andavo-per tornare per lasciare fuori le cose insoddisfatte della noia-la potenza mi prendevo indietro un po’ di...

Canzone di un marinaio triste

PAUSE – REWIND Oh impercettibile tempo che passa affido a te le mie speranze rimaste rassegnate poiché seppur col pensiero io riesca ad andare così lontano mi rendo conto che i miei angoli vengono...

La perdita degli oggetti

Disse una volta l’uomo della verità «Si ‘sta capa putesse sta’ ferme ‘a mantenesse cu’ sti mmane pure si o rieste continuasse a gghì… perdesse volentieri pure ‘sti piedi ca me...

La stanza si muove

Io non ho mai aspettato l’inverno eppure affinché arrivasse ho continuato a strappare le mie foglie morte affinché arrivassero come pelle morta sospinta in superficie rimaste lungo queste pareti bianche una volta riempite di sogni sagome...

La tempesta

Il vento ti suggeriva la mia presenza e tu te ne accorgesti che ero già nell’aria. Ti voltasti recitando male la parte di una sorpresa riconoscesti subito...

Formiche in faccia

Formiche in faccia se penso o resto zitto. Disegnano lega al collo le tue carte sporche d’inchiostro unte di lamenti distorte spezzate o bruciale o gettale via «per quanto ci riguarda potresti anche annegare e raccontarlo...

Un morto nello spazio

Quando un morto cresce acquisisce forme e dimensioni e allora spuntano angoli e rotondità che vogliono incastrarsi in altri luoghi e in altre storie. Lui non te lo sta chiedendo ti sta...

Il bottone sulla bocca

I tuoi occhi sono contorni vivi accesi le tue gambe nere sbocciano mugolando motivi osceni le tue labbra son bottoni di un conto alla rovescia: 10… le mani si allungano...