Così me ne vado
col gusto
di vino
in bocca.
Quel gusto
che
al mattino
putrefa
che ti ricorda
chi sei stato il giorno prima
quel gusto che non toglierai mai dalla testa
quel gusto di cose non dette
e di cose dette senza voglia
di lunghe conversazioni senza fine.
Fine.
E’ lo spettro del sesso
che hai lasciato addosso
solo un altro giorno
uno in più-
Puoi sentirne ancora l’odore?
Puoi ricordargli che non sei ?
E che non esisti…
ancora, quel gusto. E’ passato.
Passato che temi
così tanto da amarlo
da sentirne le carezze.