Discorsi da bar

Il bar era di quelli normali
uno di quelli frequentati
da chi non fa caso a che musica passa
le immagini nella testa tuonavano
trovando spazio tra linee di basso
e si depositavano sul fondo del bicchiere
lei era bellissima e pendeva dalle mie labbra
sapeva già cos’è l’amore. Io no
parlava di soliti discorsi da bar
ed era arrabbiata:
avevo fatto tardi al primo appuntamento
Era S. Valentino, ricordo
c’era aria di cambiamento
così decisi di prendere una strada nuova: mi persi
incontrai un tossico
seduto, con la siringa ancora attaccata al braccio
avevo camminato molto
e mi fermai a riposare con lui
attorno siringhe usate e bottiglie vuote
mi raccontò la sua storia. Era tardi
ma non importava: la troia poteva attendere…
Una volta ho visto una ragazza
ero in treno, faceva un gran freddo
era la cosa più bella che avessi mai visto
la guardavo, ma lei non ricambiava lo sguardo
volevo averla, iniziai a pensare
di scappare via con lei
di arrivare al capolinea e poi cambiare treno
per andare via lontano
E’ bionda, pelle liscia, chiara
capelli raccolti
tipico stile inglese
«dev’essere inglese» mi dissi alla fine
misi assieme un po’ di parole e le dissi:
«you are the most beautiful girl I have ever seen in my life» e attesi
non so quanto, forse un ‘ora
la ragazza bionda mi fissava
come se le avessero appena comunicato la sua morte
mi fissava, e io non capivo perché
forse avevo esagerato
forse era la pronuncia
forse era arrabbiata
forse non era inglese
Il treno si fermò, scese alla sua stazione
continuavo a seguirla con lo sguardo dal finestrino
si girò, mi sorrise arrossendo
poggiò la sua mano sul vetro, io feci lo stesso
disse qualcosa, ma non capii cosa
le porte si chiusero, il treno mi portò via
Non l’ho mai più rivista.