Il giorno in cui sono diventato umano

C’era luce
e confusione
il mio corpo
sul mio corpo
intorno
la calma
la luce
poi più niente
mi son finto felice
ma ho perso tanti pezzi
Vorrei tornar bambino
godere delle piccole cose
latrare su
in alto al cielo
immenso
infinito
traspormi in ogni dove
languire in altri corpi
rendermi fatidico
ma solo in apparenza
Invece sono
il frutto
di un pensiero
transgenerazionale
invece sono futuro
in sembianze umane
non c’è nulla oltre
questo
L’amore ci ha reso schiavi
mi approprio del silenzio
e me ne faccio una ragione.