Il sogno

TIC TAC
TIC TAC
TIC TAC
…sono parte essenziale di un universo
costruito sulla base dei miei pensieri
essi si toccano
e sprofondano graffianti nel mio letto
nel cuscino
nelle vene
nella testa
in me, dentro me. Sono io
l’archetipo strambo animale
che si nutre del sogno. Sono io
che si annienta
e si rinchiude
nella sera
gridando
vendetta. Sono io
il cambiamento
lo scorrere incessante delle ore!
che se ne sbattono
di chi è rimasto indietro ad aspettare
altro siero
altri spazi. Il tempo
è una miccia che brucia in fretta. Il tempo
e un’eterna spirale creativa che muore e putrefa nelle viscere
che avanza. Il tempo
e l’onnipresente coscienza del futuro
che si dissolve in visioni orribili di lucidità
che avanza. Il tempo
e l’incessante martellare di dubbi e ricordi
che avanza. Il tempo
è l’eterno silenzio
tra un tiro e l’altro
e piange dentro
come una bambina
con le trecce. Il tempo
…e l’ispirazione
è un qualcosa che
non puoi governare!
TALENTO?
PROVOCAZIONE!
POSSIBILITA’?
INSODDISFAZIONE!
SESSO?
PERCEZIONE DI TUTTO!
non lasciare
quegli anni
e gli occhi
e l’innocenza
che se ne andarono via per sempre
così come la gioia delle piccole cose
e il bellissimo ignoto delle classificazioni
troppo presto. Sapessi ora
quant’è difficile restare autentici:
ho letto una poesia a chi non vuol sentire
e la paura nei suoi occhi mi ha reso felice. E’
probabile che io soffra dell’arte
le rendo la vita
giocando col corpo
lacerandolo
in quei rari momenti
in cui io possa definirmi vivo
purtroppo di parole
ce ne sono sempre poche
eppure sono sempre diverse
non riesco a trovare l’assenza
dei passi del giorno che muore
l’interconnessione che pulsa
tra genio e aspettative
l’enorme spazio
come cratere d’incompletezza

e mi manca sentirmi
parte integrante di un desiderio
anche se fuori
mi chiamano alla vita
dev’esserci altro
oltre l’esistenza

forse sogno
o
abbandono

forse sogno
e
abbandono.