La cinese che ride sempre

Eccola: la cinese che ride sempre. Mi guarda, sorride poi
si nasconde dietro al grosso borsone impolverato di
un venditore ambulante

Chissà se avrà il biglietto e
se avrà sorriso al negoziante che gliel’ha venduto e
se questo si fosse domandato come sto facendo io adesso
che cazzo c’ha da ridere sempre?

Da dietro la spalla del viaggiatore eccolo:
un occhio piccolino a mandorla, orientale, carino, gentile, poi
quell’altro, poi
la bocca piccola che
mostra i denti piccoli, e
di nuovo si nasconde
E io guardo alla mia destra per capire se ce l’ha con me o
con qualcun altro, no
niente, trovo soltanto altre persone imbarazzate voltatesi a destra…

“Questa è pazzia” iniziano a farfugliare
“Sicuramente il biglietto non ce l’ha”
“E’ cinese”
“Magari è solo gentile”
“Forse non ha cazzi per la testa”

E le signore-sguardo arcigno stringono forte le borsette
e i mariti i loro giornali-aria d’importanza che non leggeranno mai

Il treno si ferma un po’

e la cinese che ride sempre si diverte e
si nasconde indispettendo i passeggeri

Poi riparte

“Biglietti!”
“Lei è cinese? Biglietto!” le urla in faccia il controllore
“Eccolo il biglietto” penso tra me e me
“Dai fa finta per un po’ che tu sappia leggere e lasciala stare…beh sorride sempre!”

Andata…

E le signore?
E i loro mariti coi giornali-aria d’importanza?
No non ce l’hanno. Eh sì le macchinette sono rotte
E lei non sa chi sono io, e non vede il giornale?

E scendono e scendo anch’io, ormai
sono divertito e tutto mi diverte!
Le persone AHAHAHA sono cani!
Si inculano sulle scale mobili e
il viaggiatore davanti si fa annusare il culo da quello dietro!

EH EH EH AUUUH!

Rido, sorrido!
Amo le scale mobili!
Chissà che odore avrà il mio culo!
Mi giro: eccolo il gregge con
le loro facce appese e i loro guai
i loro giornali
i loro pugni alle macchinette che gli hanno fregato i soldi
le loro bollette da pagare
la loro calvizie
la loro eiaculazione precoce
il loro Natale in famiglia
il loro traffico
i loro abbonamenti

Rido ancora un po’
poi mi nascondo dietro la spalla di
un viaggiatore più alto di me

Che cazzo c’avrò mai da ridere?