La spiaggia

La madre spinge
la bimba
per spiccioli
e ti guarda sogghignante e dispiaciuta
ma le scale mobili non si fermano:
continuano a scendere e a salire laboriose
sfidando le conseguenze del tempo
Ammassi di metallo
affondano ed emergono
da buche d’asfalto screpolate
crateri
prodotti
mediocri
buche
d’asfalto
colorate
Venditori di storie
e di calzini
intimidiscono lo straniero
che non sa perché fa foto
ma fotografa il cemento
E il progetto della città nuova
è fermo nelle immagini
lunghe come grattacieli
dal giorno della sua ideazione
Ossa in mostra su quattro zampe
riconoscono il fischio del treno
ammirando la linea gialla
che accompagna il mostro
Umani al guinzaglio
profumati di urina
e di sogni perduti
non lasciano spazio
a chi deve uscire
a chi deve andare.