Stracci

Stracci
bottiglie
vino rosso
fra le dita
Occhi mi fissano
catarro dell’essere
capelli
un tempo platino
tra le rughe
immerso ancora l’orgoglio
mi disse
stanca della
fragilità che la
perfezione comporta
presi una busta e
andai ho girato a
lungo e molte volte
son tornata
sorretta da
angeli informi
frenetici andanti
della nostra condizione
Ho impugnato volti
poi facce inorridite

il tempo
la notte
cambieranno
magnificando il
ciclo ininterrotto del
vero universo

perché dentro di noi
c’è un opera piena
che aspetta di essere
dissolta

perché dovremmo
conoscere
la nostra verità e
spesso svanisce
lasciandoci soli

perché
cambierà
il segreto
con la luce

perché fermarsi
è morire nei
suoi occhi

perché non puoi
amare la
stessa cosa allo
stesso modo
due volte
assaggiane il
ricordo.