Una giornata migliore

E’ notte, o forse è giorno
Charles Mingus suona forte nelle orecchie
scrivo la poesia del verme
la psicologia di un’idiota:
vorrei immergermi nel brodo caldo di una tromba
e ritrovarmi nell’infinito
circondato da un pubblico ubriaco e febbricitante
che incita e insulta
fino alla prossima jam
tu lo sai quando hai finito di fottere
Domani sarà una giornata migliore
magari berrò un po’ di vino e fumerò qualche sigaro
guarderò le nuvole scure fondersi col cielo e formare strani oggetti
mi lascerò guidare dall’istinto e farò finta che sia la chiave di tutto
Poi mi addormenterò
pensando che il domani mi riservi un giorno migliore
mi sveglierò sudato e punto dalle zanzare
la signora di fronte mi guarderà le cosce
e scatterà dentro casa facendosi il segno della croce
e tornerà ad affacciarsi il mattino seguente e quell’altro ancora
incuriosita e scandalizzata
Il mio gatto mi farà le fusa
guarderò distrattamente il telegiornale
ascolterò qualche motivetto scemo in attesa del mio riscatto
ripenserò ai grandi poeti
a quanto mi sento piccolo e sopravvalutato
e allora sarà una giornata migliore.